L’organizzazione operava anche a Valeggio e Villafranca. Infiltrazioni in attività e tracce della cosca dei Grande Aracri
Indagini senza soluzione di continuità, arresti a ripetizione, sequestri e confische di beni: prosegue incessante il pressing investigativo e giudiziario sulla cosca ’ndranghetista dei Grande Aracri. Una cosca con salde radici a Cutro che ha sviluppato estese ramificazioni nel Nord Italia. In particolare nelle province di Reggio Emilia, Mantova e Verona.
È di questi giorni la notizia che un’indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia ha svelato la presenza di un’organizzazione criminale che operava nei comuni di Villafranca, Lazise, Isola della Scala ma anche a Valeggio sul Mincio il cui territorio confina con Monzambano.
Nell’ambito dell’operazione Taurus condotta dai carabinieri del Ros, su ordine del tribunale di Padova e che ha interessato anche il Mantovano, erano state incarcerate 33 persone, accusate di associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione, rapina, usura, ricettazione, riciclaggio, turbata libertà degli incanti, furto aggravato, favoreggiamento, violazione delle leggi sulle armi, con le aggravanti mafiose previste dall’articolo 416 bis.
Contestualmente erano state notificate cento informazioni di garanzia, perquisizioni e sequestro di beni mobili e immobili per un valore di oltre tre milioni. Una struttura con un’articolata divisione dei compiti. Estorsioni e usura i reati più frequenti, oltre a diversi e documentati episodi di riciclaggio, commessi attraverso società che si servivano, avvalendosi anche della mafiosità dei loro interlocutori, per trarre un personale tornaconto.
Dal quadro emerso in questi giorni dalle indagini è possibile ipotizzare – secondo la magistratura veneta – la capacità dell’associazione criminale di acquisire la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori (in particolare costruzioni edili e movimento terra, impiantistica civile e industriale, servizi di pulizia e di affissione della cartellonistica pubblicitaria, commercio di auto e materiali ferrosi, nonché trasporti su gomma) anche in collegamento alla cosca Grande Aracri di Cutro. Giancarlo Oliani, La Gazzetta di Mantova