Parla Rotundo, difensore del capoclan di Cutro: «Mi hanno informato i familiari» Al vaglio dell’Antimafia i primi racconti del boss su cui gravano tre ergastoli
…Le parole del legale arrivano durante un’intervista concessa a una web-tv vibonese a margine del maxiprocesso “Rinascita Scott” in corso a Catanzaro. «A me non risulta la collaborazione con la giustizia. Io sono ancora il difensore di Nicolino Grande Aracri – rimarca l’avvocato Rotundo – perché ho soltanto notizie giornalistiche. Ci sarà stato qualche contatto, come ho saputo dai familiari, ma probabilmente non ha avuto nessun seguito».
La presenza in Cassazione di Rotundo (con il collega Salvatore Staiano) per il processo “Scacco Matto” di sicuro “dice” che il previsto cambio di avvocato per incompatibilità legata al pentimento non è sinora avvenuto. E i familiari di Nicolino avrebbero rinunciato alla protezione.
Da quanto filtra, le parole messe a verbale dal boss della ’ndrangheta sarebbero ancora al vaglio degli inquirenti calabresi….
… Intanto marciano spediti i procedimenti nei suoi confronti, con tre ergastoli emessi. Il 25 maggio scorso la Suprema Corte ha confermato l’ergastolo a Grande Aracri nell’ultimo atto di “Scacco Matto”, ritenendolo il mandante ma non di tutti i delitti (cinque su sette) che insanguinarono la Calabria fra il 1999 e il 2000 (e per la Cassazione non furono omicidi di mafia). Nel giugno 2019 era stato condannato all’ergastolo con la sentenza divenuta definitiva del processo Kyterion a Catanzaro per l’omicidio nel 2004 del boss rivale Antonio Dragone. Poi nell’ottobre 2020 un nuovo ergastolo – ma in primo grado, verdetto emesso in Assise a Reggio Emilia – perché ritenuto il mandante dell’omicidio nel ’92 a Brescello di Giuseppe Ruggiero. Ora l’attende l’Appello a Bologna. La gazzetta di Reggio