E’ alto il rischio di scarcerazioni per gli imputati del maxi-processo di ‘Ndrangheta Carminius-Fenice, celebrato dal tribunale di Asti nell’aula bunker delle Vallette a Torino. A farlo presente è stata la stessa Procura che ha chiesto ai giudici la sospensione dei termini di custodia cautelare per gli imputati detenuti. Sulla questione oggi si sono pronunciati alcuni difensori esprimendo parere contrario. La discussione proseguirà la prossima settimana. Il termine (un anno e mezzo dal momento del rinvio a giudizio) scadrà alla fine di ottobre. Il processo, che riguarda la presenza di cellule ‘ndranghetiste nel Torinese, è il prodotto di due inchieste della Direzione distrettuale antimafia del Piemonte, chiamate Carminius e Fenice, accorpate il 9 luglio 2020. Le udienze celebrate finora (spesso anche due alla settimana) sono state dedicate in prevalenza all’audizione dei testimoni dell’accusa, fra cui alcuni investigatori e una serie di pentiti. Ieri è cominciato l’esame degli imputati. In seguito toccherà ai numerosi testi delle difese ed è improbabile che la sentenza possa essere pronunciata entro ottobre. Antimafiaduemila