La moglie del capofamiglia è salita sul sottotetto della casa minacciando di lanciarsi. Dopo lunghe trattative, l’operazione è stata completata. L’edificio è stato sequestrato dieci anni fa: saranno realizzati alloggi in housing sociale
Sono state necessarie oltre quattordici ore ma, alla fine, le forze dell’ordine sono riuscite a sgomberare la villa di via Ponchielli 13, a Nerviano, occupata da una famiglia Rom di origine macedone. Polizia, carabinieri e polizia locale, presenti in forze davanti alla lussuosa villa nel cuore del quartiere Betulle, alle 19.40 di venerdì sono riuscite a liberare la villa occupata dalla famiglia slava composta da otto persone, tra cui quattro minorenni di età compresa tra i dieci e i quindici anni.
L’operazione è stata svolta in applicazione di un decreto di confisca emesso nel 2011 dall’Agenzia per i beni sequestrati alla criminalità organizzata. Non è stato facile liberare l’immobile: il capofamiglia, insieme alla moglie erano determinati, fin dalle 6 del mattino, a non abbandonare la casa, a loro dire acquistata dopo aver venduto tutte le loro sostanze in Macedonia. Per protestare, nel pomeriggio la moglie è salita sul tetto dello stabile, minacciando più volte di buttarsi giù. La donna, che si è sentita male durante la protesta, è stata portata giù dai soccorritori e curata dal medico del 118. Non è in pericolo di vita.
Il decreto di confisca è stato emesso nei confronti di un nucleo familiare dedito, perlopiù, «alla commissione di reati contro il patrimonio», come fa sapere la questura. Il capofamiglia macedone si è difeso durante lo sgombero, dicendo di aver fatto ricorso al Tar contro il provvedimento di confisca e di non essere stato avvisato dell’imminente intervento degli agenti. Intervento che, in realtà, era stato programmato in quanto l’immobile, per effetto del decreto, era già di fatto proprietà del demanio. «Si tratta di una situazione che si trascina da anni — ha detto il sindaco di Nerviano, Massimo Cozzi —. La villa di via Ponchielli sarebbe di proprietà della famiglia rom ma è stata confiscata oltre dieci anni fa. Esiste un progetto del comune di Nerviano riguardo all’utilizzo dello stabile, che riguarda la realizzazione di un presidio di housing sociale». Al termine dello sgombero, finestre e porte di accesso della villa sono state sigillate. Verrà installato un sistema di videosorveglianza. Francesco SanFilippo, Corriere.it