E’ stato respinto dalla Corte di Cassazione il ricorso contro la permanenza in carcere di Mario Burlò, imprenditore piemontese molto noto nel settore delle sponsorizzazione sportive arrestato a Torino nel dicembre del 2019 nell’inchiesta di ‘ndrangheta “Fenice”. Burlò, ora imputato nel maxi-processo in corso in queste settimane, resta detenuto a Cuneo.
L’istanza era stata presentata dai suoi avvocati difensori.
Fra gli imputati del procedimento, celebrato dal tribunale di Asti per ragioni di competenza territoriale, figura anche l’ex assessore regionale Roberto Rosso. Ansa