Intervento della Squadra mobile della polizia a San Giorgio Bigarello e Cavriana, nel guai un 65enne che sarebbe vicino alla cosca Arena-Nicoscia di Isola di Capo di Rizzuto
All’alba della scorsa notte la Squadra Mobile della Questura di Mantova ha eseguito nel Comune di San Giorgio Bigarello una perquisizione personale e domiciliare nei confronti di A.C., classe 1955, finalizzata alla ricerca di materiale e documentazione comprovante il riciclaggio di denaro e la commissione di altre gravi irregolarità contabili a favore della cosca Arena-Nicoscia, di Isola di Capo di Rizzuto, procedendo quindi al sequestro nei suoi confronti della totalità delle quote di una società utilizzata come “cartiera”, ovvero creata appositamente dalla malavita organizzata al solo scopo di utilizzarla per l’emissione di fatture false.
Inoltre, a Cavriana sono stati posti sotto sequestro preventivo cinque immobili di pregio, sempre provento di varie e complesse attività illecite, appartenenti ad un’altra società commerciale le cui quote, seppure fittiziamente intestate, sono riferibili ad un altro sodale della cosca, V.S., classe 1984.
L’attività ha concorso a finalizzare una complessa indagine condotta dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalle Squadre Mobili di Verona e Venezia, in collaborazione anche con la Squadra Mobile mantovana, e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia, finalizzata ad infliggere un durissimo colpo ad una locale ndranghetista infiltratasi nelle province del nord est – tra cui anche quella mantovana – che ha portato complessivamente all’esecuzione di 17 custodie cautelari in carcere, ristretto 6 soggetti agli arresti domiciliari e sottoposto altri 3 indagati all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, oltre che consentire il sequestro preventivo di beni immobili e società di ingentissimo valore, per oltre 15 milioni di euro. La gazzetta di Mantova