Sono stati condannati i tre uomini arrestati dalla guardia di finanza della Spezia mentre importavano 300 chili di cocaina dal Brasile nascosti in alcun pallet per trasportare granito. In particolare sono stati condannati con rito abbreviato a 12 anni Giuseppe Cirillo, unico italiano, originario della Calabria a cui è stata contestata l’aggravante dell’aver favorito la ‘ndrangheta; a sette anni e quattro mesi Juraj Martin Jurican, a otto anni Antimon Bathorja.
Liliane Pimenta Bento è stata rinviata a giudizio. L’indagine, coordinata dai pm Federico Manotti e Chiara Paolucci della Dda di Genova, era partita nel 2019 e aveva portato al sequestro del carico di droga nel porto della Spezia. La droga era nascosta dentro alcuni pallet.
La procura distrettuale aveva organizzato una consegna controllata e arrestato il gruppo. Le indagini sono ancora in corso per individuare i fornitori stranieri. Secondo l’accusa i quattro avrebbero agito in concorso con Joseph Bruzzese, Giancarlo e Francesco Sicilia, Antonino Chindamo e Giuseppe Macrì (nei cui confronti si procede separatamente) al fine di agevolare le ‘ndrine Foriglio, Callà e Larosa. Il Secolo XIX