Skip to content
Menu
Rassegna – Casa della Legalità
  • Blog
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Sample Page
  • The New UMoMA Opens its Doors
Rassegna – Casa della Legalità

Azienda con sede in Veneto finisce in amministrazione giudiziaria: legami con la ‘ndrangheta

Posted on Marzo 11, 2021Giugno 7, 2021

Per la prima volta un’azienda con sede in Veneto è stata raggiunta dalla misura di prevenzione dell’amministrazione giudiziaria, disposta dal Tribunale di Venezia, perché ritenuta continua alla ‘ndrangheta. La Dia ha dato oggi esecuzione al decreto emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, ai sensi dell’art. 34 del Codice Antimafia.

In amministrazione giudiziaria è finita la ditta Cubi S.r.l., operante nel settore della progettazione, riparazione e manutenzione di linee elettriche, in Italia ed all’estero, titolare di commesse per circa 90 milioni di euro. Il provvedimento emanato su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore distrettuale di Venezia e dal Direttore della Dia, colpisce per la prima volta un’impresa avente sede in Veneto gestita, amministrata e rappresentata da persone ritenute contigue ad elementi di spicco della criminalità organizzata calabrese operanti nella provincia di Verona, riconducibili alle famiglie di ‘ndrangheta Versace-Napoli-Albanese-Gerace, a loro volta coinvolte in rapporti con esponenti della famiglia Giardino, affiliata alla cosca di ‘ndrangheta Arena-Nicoscia.

Di recente i fratelli Diego, Giuseppe e Francesco Versace sono stati destinatari della custodia cautelare in carcere nell’ambito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Venezia (operazione «Taurus) che ha colpito la cosca Versace di Polistena (Reggio Calabria), un provvedimento cautelare aveva raggiunto anche Luca Cubi. La misura di prevenzione eseguita scaturisce dagli ulteriori approfondimenti svolti dalla Dia sulla compagine societaria che, anche sulla base delle attività di indagini già svolte, ha documentato assidui rapporti di Cubi, socio di maggioranza, con soggetti indiziati di affiliazione alla consorteria calabrese e le cui risultanze hanno consentito alla Prefettura di Verona di emettere, nel dicembre 2020, un’interdittiva antimafia nei confronti dell’azienda. L’amministrazione giudiziaria avrà effetto sulla società e il relativo patrimonio aziendale per un valore complessivo prudenzialmente stimato in oltre 3 milioni di euro. 

«La decisione del Tribunale ha come immediata conseguenza quella di far venire meno ogni effetto del provvedimento disposto dalla Prefettura di Verona in merito all’interdittiva antimafia, con conseguente immediato ritorno alla piena operatività della società anche nei confronti del settore degli appalti pubblici». Lo affermano i vertici di Cubi srl, commentando positivamente il provvedimento dell’amministrazione giudiziaria dell’azienda, deciso dal Tribunale di Venezia su proposta congiunta del Procuratore Distrettuale e del direttore della Dia. Cubi sottolinea di aver richiesto essa stessa stessa il provvedimento; l’amministrazione giudiziaria varrà per un periodo di nove mesi. Cubi, in una nota, informa che è stato nominato quale amministratore giudiziario, in affiancamento all’attuale management della società, un professionista veneto di alto profilo con competenze specifiche e di gestione di aziende di rilevanti dimensioni. Il suo compito sarà quello di affiancare gli organi sociali nella ricognizione di eventuali miglioramenti o modifiche dell’assetto organizzativo, favorendo la valorizzazione del know out aziendale e delle risorse umane tecniche ed organizzative delll’azienda. Il Gazzettino.it

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informazioni su questo sito

Le informazioni sono patrimonio collettivo, di utilità sociale.
In questo sito di rassegna stampa e web l’accesso è gratuito.
Le pubblicazioni più recenti sono disponibili nell’archivio generale, le pubblicazioni risalenti a più di 10 anni sono invece nella sezione archivio storico, accessibile solo ai lettori iscritti al sito.
Chi, citato negli articoli pubblicati, volesse che le informazioni siano aggiornate può comunicarci il testo e la documentazione da allegare all’articolo in questione così da garantire l’aggiornamento nell’interesse personale e collettivo. Le precisazioni degli interessati alle pubblicazioni contenuti in “archivio storico” saranno anche inviate via e-mail agli iscritti a tale sezione così da garantirne la conoscenza.

presidenza@casadellalegalita.org
rassegna@casadellalegalita.org

Categorie

  • beni confiscati (3)
  • Calabria (12)
  • cultura mafiosa (1)
  • ecomafie (2)
  • Emilia Romagna (3)
  • Europa (1)
  • Lombardia (8)
  • Mafie al nord (291)
  • Mafie straniere (1)
  • pentitismo (3)
  • Piemonte (1)
  • processo Rinascita Scott (7)
  • Questioni di fondo (30)
  • Valle D'Aosta (2)
  • Veneto (1)
©2022 Rassegna – Casa della Legalità | Powered by WordPress and Superb Themes!